Un migrante è morto al Cpr di Gradisca dopo un pestaggio. La Procura ha aperto un’indagine per omicidio volontario.
GRADISCA (GORIZIA) – Un migrante è morto al Cpr di Gradisca. Il decesso, come riportato dal quotidiano Il Piccolo, è avvenuto in ospedale dopo che il 38enne si era sentito male nel Centro di Permanenza per il Rimpatrio. La Procura ha aperto un’indagine contro ignoti per omicidio volontario.
Da capire cosa sia realmente successo con gli inquirenti che stanno vagliando i video delle telecamere di sorveglianza all’interno e all’esterno della struttura. Si tratta di un passaggio fondamentale per provare a ricostruire meglio la dinamica dell’accaduto.
La ricostruzione
Al momento le ricostruzioni sono due. La prima fatta da alcuni testimoni e dall’associazione ‘No Cpr e no frontiere Fvg’ riferisce di un litigio tra la vittima e un compagno di stanza con il primo portato in carcere e molto probabilmente picchiato dalle guardie con le sue condizioni che si sarebbero aggravate dopo il processo per direttissima.
Ricostruzione che non convinte la Procura con Massimo Lia che ha parlato di “mere illazioni. Stiamo facendo indagini per verificare se c’è stato qualcosa di simile o meno“. E un aiuto potrebbe arrivare proprio dalle telecamere di videosorveglianza. Si tratta di una vicenda che ha creato diversi problemi all’interno della struttura visto che molti migranti sono in protesta per quanto accaduto.
Autorizzata l’autopsia
Per cercare di ricostruire meglio la dinamica il magistrato ha autorizzato l’autopsia sul corpo dell’uomo. Gli accertamenti medici ancora non sono stati svolti ma nelle prossime ore dovrebbero esserci i primi risultati per accertare le cause della morte.
La Procura di Gorizia, intanto, ha aperto un’indagine per omicidio colposo contro ignoti ma, molto presto ci potrebbero essere i primi iscritti sul registro degli indagati per il decesso del migrante.